Castelfiorentino

Nel cuore della Valdelsa, ben collegata con le città di Siena e Firenze, Castelfiorentino è una cittadina in equilibrio tra modernità e tradizione, in cui convivono perfettamente le numerose tracce del passato e le vitali attività del presente.

Come molti altri centri di quest’area, Castelfiorentino si sviluppò nel corso del Medioevo grazie alla sua posizione nei pressi del punto in cui si incontravano la Via Volterrana e la Via Francigena. In questo castello, di cui restano tracce nei pressi della Pieve dei Santi Ippolito e Biagio, e della Collegiata dei Santi Lorenzo e Leonardo (entrambi risalenti al XII secolo), dopo la battaglia di Montaperti del 1260, fu firmata la pace che pose fine al conflitto tra Siena e Firenze, un evento storico che oggi è ricordato con un’affascinante rievocazione.

Fuori dalle mura troviamo invece la Chiesa di San Francesco, raro esempio di architettura gotica in Valdelsa e il Santuario di Santa Verdiana, riconoscibile per la sua imponente facciata barocca e dedicato alla patrona di Castelfiorentino, che nel XIII secolo visse per oltre trent’anni nella solitudine di una piccola cella, tuttora visibile all’interno della Chiesa. Qui si trovava in origine la splendida tavola raffigurante la Santa, opera di un anonimo artista senese del XIV secolo, oggi conservata nel vicino Museo di Santa Verdiana insieme con altri capolavori come le preziose tavole raffiguranti la Madonna col Bambino di Cimabue e di Taddeo Gaddi.

Da due tabernacoli viari a breve distanza da Castelfiorentino provengono invece i monumentali affreschi realizzati tra 1484 e 1490 da Benozzo Gozzoli, che si possono ammirare nel Museo BeGo dedicato proprio al noto pittore fiorentino celebre per i colori e l’eleganza delle sue figure.

Lasciando il centro storico e immergendosi nella dolce campagna circostante non si potrà fare a meno di notare l’ordinato paesaggio in parte modellato dall’opera del rivoluzionario agronomo Cosimo Ridolfi che nel 1834, proprio nella vicina Villa di Meleto, fondò il primo istituto agrario in Italia dove si insegnavano le moderne tecniche agricole maniera sperimentale.

Questa terra così curata e la cortesia dei suoi abitanti sono ricordate nel 1819 anche dal celebre letterato Stendhal che, di passaggio a Castelfiorentino, apprezzò talmente tanto la narrazione di novelle e leggende locali a cui prese parte, da paragonare l’esperienza a quella vissuta alla Scala di Milano. Forse anche sulla scia di questa vocazione per le arti e lo spettacolo, dal 1867 Castelfiorentino si dotò di un teatro (Teatro del Popolo), ancora oggi fulcro della vita culturale di questa cittadina.

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Sabato – P.zza Gramsci; P.zza Kennedy

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