
Tra le dolci colline coltivate a vite e olivo, il corso dell’Arno e gli specchi d’acqua del Padule di Fucecchio si trova Cerreto Guidi, caratteristico borgo che la nobile famiglia Medici scelse come luogo di svago e di relax.
Nonostante il nome ricordi inevitabilmente la presenza medievale dei Conti Guidi, che qui come nella vicina Vinci vollero edificare un castello per il controllo del territorio, la cittadina di Cerreto Guidi deve la sua attuale conformazione urbanistica e la sua fama alla presenza dei Medici. La celebre famiglia fiorentina decise infatti di sfruttare la felice posizione della cittadina, facilmente raggiungibile da Firenze via fiume o via terra e poco distante dai boschi del Montalbano e dal Padule di Fucecchio ideali per le battute di caccia, per costruirvi una splendida residenza di campagna. L’imponente villa, che domina ancora oggi il centro storico e che insieme alla vicina Pieve di San Leonardo costituisce il Complesso Mediceo, fu edificata per volere di Cosimo I nel 1556 e oggi ospita il Museo Storico della Caccia e del Territorio che con il suo percorso espositivo ricorda l’originaria vocazione di questa straordinaria residenza.
Sempre risalente al periodo mediceo e poco distante dalla villa, l’Oratorio della Santissima Trinità conserva una pala d’altare del 1587 recentemente attribuita a Domenico Cresti detto il Passignano raffigurante la Messa di San Gregorio.
Appena fuori dal centro si trova invece il Santuario di Santa Liberata, oggi dedicato alla patrona di Cerreto Guidi, costruito nel 1336 a ringraziamento della liberazione della città dalle truppe di Mastino della Scala e successivamente ristrutturato nel Seicento.
Nei dintorni di Cerreto Guidi, da esplorare anche a piedi o in bicicletta seguendo uno dei sentieri segnalati, si trovano altre importanti dimore storiche come le Ville di Colle Alberti e di Petriolo divenute strutture ricettive o aziende viti-vinicole dove soggiornare e assaggiare, tra gli altri, l’ottimo Vino Cerreto IGT.
Infine, gli appassionati di storia e memoria locale potranno perdersi tra le voci e i racconti custoditi all’interno del MuMeLoc – Museo della Memoria Locale, tappa fondamentale anche per approfondire le vicende drammatiche che hanno profondamente segnato l’area del Padule di Fucecchio durante l’ultimo conflitto mondiale.












