A fianco della Villa Medicea di Cerreto Guidi, dalla quale la famiglia del Granduca poteva accedere direttamente alle funzioni, si trova questa pieve, già esistente in epoca medievale come cappella del castello dei Conti Guidi. Oggi soltanto il campanile merlato, più simile a una torre che ad un edificio religioso, ricorda le origini medievali della chiesa, mentre la facciata preceduta da un portico e l’interno sono il frutto di interventi di ammodernamento che si sono susseguiti nei secoli e che hanno portato ad una quasi totale ricostruzione nel 1827.
Di particolare interesse sono le numerose opere d’arte custodite all’interno della Pieve, tra cui l’incantevole Fonte Battesimale in terracotta invetriata policroma, realizzato nel 1511 da Giovanni della Robbia, dove sono raffigurate le storie della vita di San Giovanni Battista con evidenti riferimenti alla tradizione pittorica contemporanea, qui rappresentata dal dipinto con la Madonna in Trono col Bambino tra i Santi Paolo e Leonardo, attribuito Ridolfo del Ghirlandaio.
Testimonianze preziose dell’importanza che la chiesa ebbe tra Cinquecento e Seicento, sono inoltre il dipinto della Visione di San Bernardo del pittore Giovan Battista Volponi detto “Scalabrino” e la tela con San Leonardo attribuita a Cristofano Allori, mentre nessuno dei crocifissi attualmente presenti sembra corrispondere con quello realizzato dal Giambologna, donato alla Pieve dallo stesso Cosimo I.