Se amate la natura e volete divertirvi ad esplorare la campagna intorno a Fucecchio, ecco un’itinerario meno battuto che vi consentirà di raggiungere il Padule di Fucecchio partendo dalla località di Ponte a Cappiano.
L’escursione da Ponte a Cappiano al Padule di Fucecchio può essere fatto agevolmente in ogni stagione dell’anno, a piedi o in bicicletta: nel primo caso impiegherete circa 1 h e 45 m per andare e altrettanto per tornare; nel secondo caso, tra andata e ritorno impiegherete circa un’ora.
DA PONTE A CAPPIANO A MASSARELLA
(Ponte di Cappiano, foto Enrico Zarri)
Si parte da Ponte a Cappiano, alle pendici delle Cerbaie. Questa zona prende il nome dall’antico Ponte di Cappiano, nato lungo la Via Francigena per consentire il superamento dell’Usciana, emissario del Padule di Fucecchio. L’attuale struttura del ponte risale alla metà del Cinquecento, per volere di Cosimo I dei Medici. Il ponte di Cappiano fu studiato anche da Leonardo da Vinci che lo rappresentò in uno dei suoi disegni.
Imbocchiamo il sentiero per Massarella, passando davanti al frantoio Banti, che da oltre 50 anni è un punto di riferimento nella zona per la produzione di olio extravergine d’oliva. Inoltrandoci tra le verdi colline del Montalbano, raggiungiamo la piccola frazione di Massarella.
MASSARELLA E IL GIARDINO DELLA MEMORIA
A Massarella ci fermiamo a riposare nel Giardino della Memoria dove si trova un punto panoramico che consente di godere di una splendida vista sul Padule di Fucecchio.
Il giardino è stato inaugurato nel 2015 in ricordo delle vittime dell’eccidio del Padule di Fucecchio, avvenuto il 23 agosto 1944 e costò la vita a 175 civili dei comuni di Larciano, Fucecchio, Cerreto Guidi, Monsummano e Ponte Buggianese. Nel giardino della memoria di Massarella è presente una statua in marmo con una targa che elenca i nomi delle persone uccise in questa zona.
IL CASOTTO DEL SORDO E L’ARRIVO AL PADULE DI FUCECCHIO
Riprendiamo il nostro cammino e scendiamo verso il Casotto del Sordo: qui in estate è possibile fare una sosta alla piccola Bettola, gestita dall’Associazione Il Padule. Da qui partono anche i tradizionali barchini usati dai cacciatori nel periodo venatorio.
L’ultima parte del nostro itinerario ci porta in località Cavallaia, dove raggiungiamo nuovamente l’Usciana. E’ da qui che inizia il territorio del Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna d’Italia, luogo caratterizzato da una straordinaria presenza di flora e fauna.
Se non siete stanchi, da qui potete imboccare il percorso che consente di attraversare il Padule per raggiungere, in poco meno di 2 ore, il Centro di documentazione di Castelmartini, nel comune di Larciano. In alternativa, potete tornare indietro fino a Fucecchio.
L’escursione da Ponte a Cappiano al Padule di Fucecchio è solo una delle tante che puoi compiere nell’Empolese Valdelsa e Montalbano.
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