Pane e companatico

Protagonisti della gastronomia e della cucina locale,2010_11_17_13_52_41 questi prodotti tipici frutto di una tradizione secolare, rappresentano un’eccellenza da gustare nei ristoranti, negli agriturismi e nelle aziende agricole del territori.

Il Pane di Montaione e di Montespertoli
Prodotto senza sale, olio e burro, lievitato naturalmente e di grande pezzatura, il pane toscano accompagna da sempre molte ricette della tradizione enogastronomica locale.
Assaggiatelo nei panifici di Montaione, una delle Città del Pane in Italia, o scopritelo nei forni di Montespertoli, dove il pane locale, riconoscibile dalla “M” impressa sulla crosta, è un vero e proprio prodotto a chilometri 0, ottenuto lavorando grano coltivato e lavorato nel territorio comunale.
Una curiosità: la totale assenza di sale nel pane toscano, risale al XII secolo quando, a causa delle lotte tra Firenze e Pisa, si interruppe il commercio verso l’interno di questo prezioso prodotto.

Il Tartufo bianco della Valdelsa
Nei boschi della Valdelsa, dove la presenza di terreni umidi e calcarei si unisce a quella degli alberi tipici della macchia mediterranea, si trovano alcune tra le migliori tartufaie della Toscana. Protagonista assoluto nella nostra zona, il prezioso tartufo bianco, ottimo se utilizzato fresco per arricchire qualsiasi ricetta con il suo gusto deciso. Molte le manifestazioni dedicate a questo eccellente prodotto gastronomico, tra cui Tartufesta, che alla fine di ottobre anima le strade del borgo di Montaione.

Lo Zafferano di Fucecchio
Le colline di Firenze sono note per la produzione della Zima di Firenze, lo zafferano. Questa preziosa spezia viene coltivata da secoli anche sui pendii delle Cerbaie, nella zona di Massarella, sopra il Padule di Fucecchio. Non a caso, nel 2021 Fucecchio è entra a far parte di Zafferano Italiano, associazione nazionale delle città dello Zafferano.

Il Marzolino di Lucardo
Questo speciale formaggio pecorino, ottenuto dalla lavorazione del latte ovino, caratterizzato da un sapore delicato e da una consistenza morbida, prende il nome dal borgo medievale di Lucardo, ma può essere trovato presso i produttori di tutta la Valdelsa.
Una curiosità: una raffigurazione del marzolino si può riconoscere in uno degli affreschi quattrocenteschi di Benozzo Gozzoli oggi conservati al Museo BEGO di Castelfiorentino.

La cipolla di Certaldo
Strettamente legata all’identità cittadina e simbolo di un’antichissima tradizione contadina, la cipolla rossa di Certaldo si coltiva da secoli nei terreni agricoli attorno al borgo medievale ed è oggi un rinomato prodotto gastronomico locale. Disponibile in due diverse varietà, una invernale dal sapore più pungente e una estiva da consumare fresca, la cipolla rossa è ottima per zuppe e crostini e per accompagnare il classico “lesso rifatto”. Si può acquistare nelle botteghe di Certaldo o nei mercati contadini della zona. Alla cipolla di Certaldo è dedicato anche ampio spazio nella rassegna di prodotti Boccaccesca, che si tiene nel borgo ad ottobre.

Il carciofo empolese
Di colore verde intenso tendente al violaceo e con una consistenza tenera e compatta, il carciofo empolese ha un gusto delicato e inconfondibile. Si produce da aprile a giugno e può essere acquistato presso gli agricoltori locali che ogni secondo sabato del mese potete trovare in Piazza della Vittoria a Empoli dove si tiene il frequentatissimo Mercatale. Al carciofo empolese è dedicata la sagra che si tiene ogni anno tra fine aprile ed inizio maggio ad Empoli.

La trippa di Castelfiorentino
In passato rappresentata anche sullo stemma di Castelfiorentino, la trippa, in particolare la parte più magra detta centopelle, è un prodotto da sempre apprezzato in questa zona. Nonostante si tratti di un taglio poco nobile del bovino, la trippa, cucinata in umido o con il pomodoro è un piatto dal gusto deciso e inconfondibile. Assaggiarla nei ristoranti locali sarà un altro modo per scoprire la secolare tradizione gastronomica toscana.

Il Pan Bistugio
Con un nome che ricorda da vicino i termini legati alla produzione della ceramica, questo dolce tipico di Montelupo Fiorentino, proprio come le bellissime maioliche rinascimentali, affronta due diverse cotture, una per la pasta e una per la crosta. Farina, burro, zucchero, tuorli d’uovo, lievito naturale e latte, ai quali, per tradizione, si aggiungono i limoni del giardino di villa Medicea e i pinoli di Samminatello, sono i semplici ingredienti che servono per prepararlo. Si può assaggiare e acquistare nei bar e nelle pasticcerie del centro storico di Montelupo.

Gli Zuccherini di Fucecchio
Tipici del Carnevale, con un caratteristico retrogusto di anice e agrumi, questi dolci dalla consistenza simile a quella dei biscotti secchi, si conservavano a lungo nelle dispense delle famiglie contadine e vengono prodotti sin dall’Ottocento. Oggi si possono trovare presso i forni e le pasticcerie di Fucecchio.


 

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